Linee guida BCE sulla gestione dei crediti deteriorati (NPL): pubblicato documento integrativo di consultazione
Pubblicato dalla BCE il documento di consultazione volto ad integrare e rafforzare le Linee guida per le banche sui crediti deteriorati (NPL) del 20 marzo 2017, al fine di promuovere prassi di accantonamento e cancellazione tempestive.
In particolare, l’addendum integra le Linee guida sugli NPL illustrando le aspettative quantitative dell’autorità di vigilanza in merito ai livelli minimi di accantonamento prudenziale che ci si attende per le esposizione deteriorate. Le aspettative si basano sulla durata del lasso di tempo in cui un’esposizione è classificata come deteriorata nonché sulle garanzie reali detenute (ove presenti).
Il documento illustra: il funzionamento dei livelli minimi di accantonamento prudenziale; le condizioni al ricorrere delle quali sono ammissibili scostamenti rispetto a tali livelli minimi; le tipologie di garanzie o altre forme di protezione dal rischio di credito ammesse per assistere, interamente o parzialmente, le esposizioni deteriorate; la metodologia per il computo dell’anzianità delle esposizioni garantite e di quelle parzialmente garantite e integralmente non garantite.
L’addendum non sostituisce né inficia i requisiti e le linee guida applicabili in ambito normativo o contabile derivanti da regolamenti o direttive vigenti dell’UE e dalle relative trasposizioni a livello nazionale, la normativa nazionale applicabile in materia contabile, le regole e le linee guide vincolanti degli organismi che stabiliscono gli standard contabili o equivalenti, né gli orientamenti emanati dall’EBA, così come le linee guida sugli NPL e troverà applicazione a decorrere dalla sua data di pubblicazione.
Con riferimento all’ambito soggettivo di applicazione, l’addendum si applica a tutte le banche significative sottoposte alla vigilanza diretta della BCE e, sebbene non abbia carattere vincolante, le banche dovranno motivare qualsiasi scostamento rispetto al suo contenuto e riferire in merito al raggiungimento dei livelli minimi di accantonamento prudenziale definiti nel documento almeno con frequenza annuale.
La consultazione si concluderà il prossimo 8 dicembre.
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