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Newsalert - La CGUE respinge la possibilità di concedere CPC per nuove applicazioni terapeutiche di un principio attivo esistente e già oggetto di AIC
In data 9 luglio 2020, nella causa C-673/18, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ("CGUE") si è pronunciata sull’ interpretazione del termine "prodotto" ai sensi dell’art. 3, lett. d), del Regolamento 469/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, sul certificato protettivo complementare (“CPC”) per i medicinali (“Regolamento CPC”).
L’art. 3, lett. d), prevede che un CPC possa essere concesso solo se il prodotto per il quale è stato richiesto ha ottenuto in precedenza un’autorizzazione all’immissione in commercio (“AIC”) e che detta AIC sia la prima concessa per il prodotto in questione.
L'analisi in materia nell'Alert a cura del Dipartimento IP, TMT e Data Protection