Stagione Assembleare 2025 e prospettive. Sulla strada delle riforme
La Stagione Assembleare 2025 e le prospettive future sulla strada delle riforme al centro dell’evento organizzato da Chiomenti in collaborazione con Georgeson.
La Stagione Assembleare 2025 e le prospettive future sulla strada delle riforme sono state al centro dell’evento organizzato da Chiomenti in collaborazione con Georgeson, che si è tenuto il 3 luglio presso l’Auditorium della sede di Milano.
È stata un’importante occasione di confronto sulle principali tendenze in materia di corporate governance e sulle prospettive di evoluzione e riforma del quadro normativo e finanziario italiano, grazie all’intervento di investitori, emittenti, istituzioni e operatori di mercato.
Dopo i saluti introduttivi di Gregorio Consoli, Managing Partner Chiomenti, e Stefano Marini, Senior Advisor Georgeson, ha aperto i lavori la presentazione dei risultati dell’AGM 2025 a cura di Francesco Surace, Head of Corporate Governance Italy di Georgeson. Dall’analisi è emerso come le assemblee delle società quotate risultino sempre più partecipate, raggiungendo nel 2025 il livello massimo di presenza, pari al 73% (era al 70,9% nel 2024 e al 68,9% nel 2021). Allo stesso tempo, gli investitori si sono dimostrati progressivamente più autonomi nelle espressioni di voto, spesso discostandosi dalle raccomandazioni dei proxy advisor. La questione delle politiche di remunerazione continua a rappresentare un tema di grande importanza, in quanto interseca il tema dei rapporti tra assemblea e Cda.
Nel corso del suo keynote speech, Paolo Valensise, Partner Chiomenti e Ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università Roma Tre, ha sviluppato alcune riflessioni sui risultati emersi dalla stagione assembleare. La crescente affluenza per le assemblee delle quotate italiane dimostra che il ricorso al regime del rappresentante designato non abbia frustrato la partecipazione assembleare, ma stia invece accompagnando un aumento delle presenze. Per quanto riguarda le politiche di remunerazione, l’attuale regolazione propone spunti di riflessione in ottica di maggiore efficienza dello strumento, senza pregiudicare il principale elemento della trasparenza informativa.
Federico Freni, Sottosegretario all'Economia, ha analizzato le prospettive di riforma del Testo Unico della Finanza in un’intervista a cura di Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore, sottolineando come possa contribuire ad allineare il mercato italiano agli altri mercati, attraverso un’armonizzazione delle regole e una semplificazione dell'accesso al mercato. L’obiettivo della riforma è introdurre una disciplina conforme agli standard europei, rispettando però le peculiarità del contesto italiano.
Le principali sfide del mercato finanziario in Italia sono state approfondite dall’intervento di Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanza della Camera dei Deputati, intervistato da Fabio Tamburini, che ha ribadito l’intenzione del governo di ridurre l'aliquota sulle plusvalenze da investimenti azionari, passando dal 26% al 20%, per rendere l’Italia più attrattiva per gli investimenti, anche dall’estero.
I risultati e i trend emersi dalla Stagione Assembleare 2025 sono stati ulteriormente discussi in una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Agostino Nuzzolo, General Counsel di Telecom, Federica Soro, Research Manager Mediterranean Europe di Glass Lewis, Patrick Fiorani, Deputy Head of Voting di Amundi e Maria Carmela Falcone, Of Counsel Chiomenti, con la moderazione di Lorenzo Casale, Head of Market Italy di Georgeson.
Gli sviluppi e le future evoluzioni di mercato sono stati infine affrontati dai Presidenti di tre primarie società italiane, Alessandra Bruni di ENAV, Paolo Ciocca di Italgas, e Barbara Marinali di Acea, moderati da Italo De Santis, Partner Chiomenti.